(confraternita di Gesù Flagellato durante una funzione religiosa in onore dei Santi Medici, 26/09/1953 archivio Federico Patellani)
Il presente dossier contiene:
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le testimonianze (scritte, orali e fotografiche) di Nunzio Vincenzo Paolicelli, attuale Priore della Confraternita di Gesù Flagellato;
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informazioni e fotografie tratte dai libri “La Confraternita di Gesù Flagellato e la Chiesa di Cristo la Gravinella“, di Emanuele Calculli e Fausta Ventura, ed. Pubblimusic – “San Francesco di Paola“, di Mons. Antonio Tortorelli”;
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le testimonianze fotografiche dell’archivio “Federico Patellani – anno 1953” fornite dall’associazione MUV Matera (si ringrazia anche il presidente dell’associazione Nicola Laricchia).
Si ringraziano tutte le fonti ed Eustachio Radogna per il prezioso contributo.
Le confraternite sono organizzazioni religiose esistenti sin dall’epoca romana, diffusesi nell’ambito cristiano in Italia e nel Mezzogiorno a partire dall’VIII secolo. Queste associazioni si compongono di fedeli che esercitano opere di pietà e carità. Le congregazioni, di origine più antica, inizialmente composte esclusivamente da appartenenti al mondo ecclesiastico (successivamente anche da laici), sono organizzazioni che presentano un legame più stretto con la Chiesa, con obblighi diversi che gli appartenenti devono rispettare (come quello di vivere in comune). Si possono distinguere varie tipologie di confraternite in base alla categoria di rappresentanza: confraternite di mestiere, di devozione o di penitenti. Il Codice di Diritto Canonico (pubblicato dal Papa Benedetto XV nel 1917) le definì come:
“Associazioni pubbliche di fedeli aventi il solo scopo di incrementare il culto pubblico, le opere di carità, di penitenza, di catechesi e favorire un certo fermento culturale.“
(Missale della confraternita di Gesù Flagellato datato 1882)
Le confraternite di mestiere raggruppavano artigiani, artisti, contadini, pastori, insomma figure che esercitavano lo stesso mestiere e, di conseguenza, erano unite tra loro dal culto del Santo Patrono del proprio paese o di luoghi circostanti. Le confraternite di devozione, diversamente, si componevano di fedeli accomunati dalla stessa forma di Pietà, come ad esempio il Culto all’Eucarestia, il Rosario ed il Cuore di Gesù. Infine, l’ultima tipologia di confraternita si rivolgeva ai penitenti, coloro che si dedicavano alla carità, all’assistenza di infermi e malati terminali. Queste ultime si diffusero soprattutto nella seconda metà del XIV secolo, ovvero durante la grande crisi economica europea che coinvolse anche l’Italia.
(processione in onore dei Santi Medici, 26/09/1953 archivio Federico Patellani)
Durante il Concilio di Trento (1532) alle confraternite fu riconosciuta una enorme importanza, tale da consentir loro di mantenere una certa autonomia. Queste organizzazioni diventarono indispensabili in quanto intermediavano tra il clero e la società civile. Lo stesso Concilio effettuò una distinzione delle confraternite in base alla loro fondazione: fondate con il consenso del Papa, di un Vescovo o di un Superiore dell’ordine religioso, oppure laiche, istituite cioè da personalità giuridiche richiedenti i rispettivi statuti e forme di associazionismo. Nel 1807 Napoleone soppresse tutti gli Ordini Religiosi, impossessandosi di tutti i loro beni accumulati nel corso del tempo. Ciò rappresentò l’inizio del declino di queste associazioni. Alla fine del XIX secolo Papa Leone XIII cercò di risvegliare le coscienze dei devoti permettendo alle confraternite di continuare la loro vita associativa sotto la sorveglianza della Chiesa e dello Stato. Nel 1917 con il Nuovo Codice di Diritto Canonico il termine “Confraternita” fu soppresso, sostituito dal concetto di “Associazione Laica di Fedeli“. Lo scopo rimase invariato: cercare di incrementare il culto pubblico e la divulgazione della dottrina cristiana soffermandosi soprattutto sull’evangelizzazione, sulla carità e sulla pietà. I componenti laici dovevano possedere un’alta formazione umana, spirituale e dottrinale, capacità di vivere con coerenza e trasparenza, voglia di diffondere l’esempio di vita come dei veri testimoni di carità. Infine, il Concordato stipulato tra Stato Pontificio e Stato Italiano (1929) sancì che le confraternite dovessero dipendere esclusivamente dalla chiesa.
(processione della confraternita di Gesù Flagellato verso la nuova sede nella chiesa di Gesù Flagellato, nell’ex ospedale San Rocco, 1/03/2000)
Nei secoli scorsi quasi tutta la popolazione, in base al proprio stato sociale, era coinvolta nelle confraternite. Non a caso nel 1734 erano registrate ben 101 organizzazioni nella sola città dei Sassi (fonte “La Confraternita di Gesù Flagellato e la Chiesa di Cristo la Gravinella“, di Emanuele Calculli e Fausta Ventura). Con il passare dei decenni si è assistito ad una loro lenta e graduale scomparsa, infatti attualmente a Matera sono solo 7 le organizzazioni in attività, come indicato nel paragrafo “Le Confraternite dell’Arcidiocesi di Matera – Irsina“.