Tour nei Sassi e al Piano

La storia di Matera ha radici molto antiche, è per questa ragione che, oggi, in città sono numerosi i segni lasciati da un passato fatto di povertà, arretratezza della civiltà contadina e grande fede religiosa. In questa moltitudine di testimonianze e di opere può, molto spesso, essere difficile riuscire ad apprezzare le bellezze di Matera; per questa ragione, abbiamo deciso di offrire una serie di tour, ovvero dei suggerimenti su alcuni percorsi che, a nostro avviso, possano garantire una visita della città attraverso i luoghi che abbiamo ritenuto più affascinanti e significativi per la comprensione e la scoperta a 360° della storia materana.

Tour delle chiese del Piano

Tempo stimato: metà giornata
Distanza: 800 m
Note: la maggior parte delle chiese del piano sono gestite dalla cooperativa “Oltre l’Arte”, che provvede a renderle fruibili in orario continuato nel weekend.

navata_chiesa_del_purgatorio_materaIl primo e più semplice tour prevede la visita delle principali chiese del “Piano“, ovvero dell’area costruita appena fuori il perimetro dei Sassi. Il percorso si estende da piazza Vittorio Veneto, passando per piazza San Giovanni e via del Corso, per poi terminare in via Ridola. Sono numerose le bellezze artistiche ed architettoniche ammirabili in tutto il loro splendore, segno tangibile del forte legame dei materani con la religione. All’interno tutte le chiese sono arricchite da numerosi affreschi, databili tra il XVI ed il XX secolo, oltre che da sculture e statue di notevole fattura.

Possiamo iniziare il tour partendo dalla chiesa di San Francesco da Paola, in via XX Settembre, che appare all’interno molto decorata e rifinita negli ornamenti. Sulla piazza principale di Matera, piazza Vittorio Veneto, si affacciano due chiese, la chiesa di San Domenico e la chiesa di Materdomini, accanto al Belvedere Luigi Guerricchio. Quest’ultima rappresenta una delle numerose testimonianze lasciate dai Cavalieri Templari nel materano, come testimoniano gli stemmi dell’ordine dei Cavalieri di Malta e della famiglia Zurla presenti sulla facciata. Facendo una capatina in piazza San Giovanni, passando per via San Biagio, è possibile visitare due chiese: la chiesa di San Giovanni Battista, molto bella e di stile medioevale, e la chiesa di San Rocco (accanto l’Università della Basilicata). Proseguendo per via del Corso, salendo le scale si entra nella chiesa di Santa Lucia e Sant’Agata alla Fontana. In quest’ultima chiesa consigliamo di non perdere, nel periodo natalizio, il maestoso presepe animato che di anno in anno i parrocchiani allestiscono. Alla fine di via del Corso sorge la chiesa di chiesa di San Francesco  d’Assisi nell’omonima piazza, con all’interno numerosi dipinti che invadono l’unica navata. L’ultima tappa di questo tour è via Ridola, qui sono state edificate due chiese. La prima è un autentico gioiellino, la piccola chiesa del Purgatorio Nuovo (foto in alto), internamente molto decorata e ricca di dipinti, soprattutto nella cupola. Infine, accanto al Museo Ridola, è collocata la chiesa di Santa Chiara.

Tour alla scoperta del passato: Palombaro Lungo e musei del piano

Tempo stimato: più di metà giornata
Distanza: 500 m

museo_archeologico_nazionale_domenico_ridola_matera_6Il piano ospita alcuni tra i principali attrattori della città di Matera, utili a capire la storia e l’evoluzione dell’uomo nel territorio circostante. Partendo da piazza Vittorio Veneto, la visita è d’obbligo al Palombaro Lungo, simbolo dell’ingegno dell’uomo che ha saputo adattare il territorio alle proprie necessità, mettendo in pratica alcuni principi più che mai attuali come la conservazione di una risorsa primaria come l’acqua. Il Palombaro Lungo, la cisterna più grande di Matera, è il simbolo dell’efficacissimo sistema di conservazione delle acque che i materani sono riusciti a costruire nel corso dei secoli. Recandosi in via Ridola, invece, è possibile visitare due importantissimi musei, distanziati 100 metri l’uno dall’altro. Il Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” (foto a sinistra), fondato dal famoso archeologo Domenico Ridola, vissuto a cavallo tra il XIX ed il XX secolo, raccoglie al suo interno il frutto degli scavi archeologici effettuati nei dintorni di Matera nei villaggi trincerati del Paleolitico e del Neolitico. La struttura ospita anche numerosi reperti della Magna Grecia ed i documenti che attestano gli studi dello stesso Ridola. Alla fine di via Ridola, accanto al belvedere che affaccia sulla Civita e sul Sasso Caveoso, sorge il palazzo Lanfranchi, sede del Museo di Arte Medioevale e Moderna della Basilicata. In questo luogo è raccontata la Basilicata del passato, tra povertà ed arretratezza, attraverso i padiglioni che ospitano numerosi dipinti di famosi artisti lucani e non solo, opere provenienti da diverse chiese della Basilicata ed arnesi che raccontano la civiltà contadina del XX secolo. Molto importante è la collezione di ben 44 opere realizzate dall’intellettuale torinese Carlo Levi, confinato ad Aliano durante il Regime Fascista. Celebre è la sua opera, conservata all’interno del museo, la grande tela “Lucania ’61”.

Tour del Sasso Barisano

Tempo stimato: 3 ore circa
Distanza: 600 m

san_pietro_barisano_cattedrale_materaE’ molto difficile stabilire un percorso preciso per scoprire questa zona dei Sassi, questo perché, data l’estensione e la moltitudine di scorci e vicoli presenti, l’unico consiglio che ci vien voglia di darvi è: perdersi, ovvero esplorare ogni vicolo ed ogni anfratto del fantastico Sasso Barisano, ricco di storia e di testimonianze del passato. In ogni caso, per riuscire ad apprezzare al meglio questa area, consigliamo la discesa da via D’Addozio, dove è possibile visitare la chiesa di Sant’Agostino, adiacente lo stabile che ospitava l’omonimo convento. Prima di entrare in chiesa è impossibile non soffermarsi qualche minuto per godere dello splendido panorama offerto dal belvedere, tramite il quale si possono ammirare il Sasso Barisano a destra, sovrastato dalla Cattedrale, e la Murgia Materana a sinistra. L’interno della chiesa è piuttosto sobrio, pur presentando diverse pitture che dominano i numerosi altari. Continuando la discesa, tra le antiche case è situata la chiesa rupestre di San Pietro Barisano, la più grande chiesa rupestre di Matera, in parte scavata nel tufo ed in parte costruita. Questo luogo di culto rappresenta il passaggio tra le vecchie tipologie di chiese, scavate nella roccia, e le nuove, costruite spesso con il materiale frutto dello scavo interno. Proseguendo e percorrendo via Sant’Antonio Abbate, dopo aver dato un rapido sguardo alla chiesa di Madonna delle Virtù Vecchia (situata all’imbocco di via Fiorentini), si giunge in via Madonna delle Virtù, dove consigliamo di visitare il Complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci. Questo luogo è composto da diversi ambienti , alcuni affrescati, discolati su più livelli, ed ospita nel corso dell’anno numerose mostre di arte contemporanea. Terminata la visita del complesso rupestre, immancabile è la passeggiata lungo tutta via Madonna delle Virtù, passando per la chiesa di Santa Lucia e Sant’Agata alla Civita, oggi luogo dove vengono celebrati i matrimoni civili.

Tour del Sasso Caveoso

Tempo stimato: metà giornata
Distanza: 1,4 Km

sasso_caveoso_materaIn questa zona dei Sassi la scelta di un percorso è quasi obbligata, visto che una grossa porzione del rione Caveoso è ancora oggetto di lavori di recupero. Il tour che noi suggeriamo parte dalla discesa di via Buozzi, seguendo il corso di quello che in passato era il “Grabiglione” del Sasso Caveoso. La prima tappa è lo sperone roccioso detto Monterrone, su cui sorgono le chiese rupestri di Santa Maria di Idris e San Giovanni in Monterrone, gioielli incastonati nella roccia. Queste caratteristiche chiese rupestri, collegate l’una con l’altra mediante un passaggio interno, presentano al loro interno numerosi affreschi di origine bizantina. Dalla sommita dello sperone il panorama che si può ammirare è a dir poco straordinario, la chiesa rupestre di Santa Maria di Idris domina tutto il Sasso Caveoso. Riprendendo per la discesa di via Buozzi si giunge in piazza San Pietro Caveoso, nome dato per la presenza della chiesa dei Santi Pietro e Paolo al Sasso Caveoso, costruita nel XIII secolo a strapiombo sul torrente Gravina. L’interno della chiesa, suddiviso in tre navate, è ricco di affreschi e decorazioni. Attraversando l’arco posto sulla destra della piazza si giunge in vico Solitario, dove è presente la caratteristica Casa Grotta (ricostruzione di una tipica abitazione del periodo antecedente lo sfollamento dei Sassi) e, proseguendo, la chiesa di Santa Lucia e Sant’Agata alle Malve. In questo luogo è possibile ammirare degli straordinari affreschi all’interno, nonostante il luogo di culto, nel corso della sua storia, sia stato adibito anche ad abitazione. Il tour del Caveoso si conclude tra le salite di vico Solitario, per poi ritornare in via Buozzi.

Tour della Civita

Tempo stimato: più di metà giornata
Distanza: 500 m

altare_maggiore_cattedrale_di_materaLa Civita è la parte più antica dei Sassi di Matera. Un tempo racchiusa tra le mura cittadine, costruite in epoca romana, in questa area vivevano le famiglie nobili della città. Consigliamo di far partire il vostro tour della Civita da Casa Noha, la porta di accesso per la città dei Sassi. Attraverso il filmato multimediale che viene proiettato all’interno di questo edificio del XVI secolo, si viene introdotti a quella che è la storia di Matera. Proseguendo la discesa, prima per recinto Cavone e poi per via San Giacomo, si giunge al MUSMA, il Museo della Scultura Contemporanea di Matera, all’interno di palazzo Pomarici. Questa antica residenza, detta “palazzo delle cento stanze” per l’elevato numero di ambienti che comprende, ospita le opere di arte contemporanea di numerosi artisti, collezionisti e critici, creando una contrapposizione tra il moderno e l’antico. Risalendo recinto Cavone, dopo aver girato a sinistra ci si trova in piazza Duomo. Questo luogo rappresentava, almeno fino al XVII secolo, il fulcro della città; non a caso qui si affaccia la maggior parte dei palazzi  in passato di proprietà delle famiglie più ricche. In occasione delle giornate FAI potreste essere fortunati ed avere la possibilità di visitare palazzo Malvinni Malvezzi e soprattutto il Salone degli Stemmi, all’interno del palazzo Arcivescovile. Le pareti del salone racchiudono la storia dell’arcidiocesi di Matera-Irsina, infatti vi sono i ritratti di tutti i Vescovi che secondo la tradizione si sono succeduti. Sul soffitto trovano spazio degli splendidi dipinti che raffigurano i paesi dell’arcidiocesi (e non solo) per come erano intorno all’inizio del XVIII secolo. Sempre in piazza Duomo sorge la Cattedrale di Matera (foto in alto a destra), una costruzione che domina entrambe le vallate del Sasso Barisano e Caveoso. Il Duomo dovrebbe essere restituito ai cittadini materani ed ai visitatori entro i primi mesi del 2016, si potrà quindi tornare ad ammirare gli splendidi dipinti che abbelliscono tutte le facciate della chiesa madre, oltre che le volte, le statue dei Santi Patroni (Sant’Eustachio e la Madonna della Bruna), i capitelli, gli altari e gli stucchi di pregevole fattura. L’ultima tappa del tour della Civita è rappresentata dal Museo delle Arti Applicate, raggiungibile dalla scalinata di via Gradoni Duomo, nella casa che negli anni ’70 ha ospitato l’artista spagnolo Josè Ortega. Oggi in questo luogo sono esposte, in un contesto di vita quotidiana, le opere dell’artista donate alla città di Matera, realizzate con i materiali classici del territorio, come la cartapesta; l’obiettivo del museo è quello di creare una contrapposizione tra arte nobile ed antichi mestieri.

Tour alla scoperta dell’arte rupestre, Cripta del Peccato Originale e chiesa rupestre di Santa Barbara

Tempo stimato: metà giornata
Spostamento: in automobile o tramite servizio navetta (su prenotazione).
Note: la visita presso la Cripta del Peccato Originale e la chiesa rupestre di Santa Barbara si effettua solo su prenotazione. Nelle rispettive schede i particolari per le prenotazioni.

cripta_del_peccato_originale_grotta_cento_santi_materaL’arte rupestre rappresenta una delle principali peculiarità della città di Matera. L’insediamento di comunità monastiche sia benedettine che bizantine nel territorio materano, tra il VII ed il XIII secolo, portò alla nascita di numerose chiese rupestri nei Sassi e nel Parco della Murgia Materana e delle Chiese Rupestri. A nostro parere le principali chiese rupestri della città, impossibili da non visitare, sono la Cripta del Peccato Originale (foto a sinistra), o Grotta dei Cento Santi, e la chiesa rupestre di Santa Barbara. La prima è situata lungo il torrente Gravina di Picciano, ad una manciata di km dalla città dei Sassi seguendo la SS 7 Via Appia. La visita è consentita solo su prenotazione, l’appuntamento con le guide autorizzate è presso la stazione di servizio Grifogas, a 10 km circa da Matera. Il percorso multimediale all’interno risalta ancora di più la bellezza della grotta, scavata nella roccia, definita dagli esperti la “Cappella Sistina” dell’arte rupestre. Gli affreschi presenti, risalenti al IX secolo, raffigurano numerose scene tratte dal vecchio testamento, precisamente dal libro della Genesi. La chiesa rupestre di Santa Barbara è situata invece in città, nel Sasso Caveoso, precisamente in via Casalnuovo. Di recente resa fruibile alle visite su prenotazione, la chiesa presenta all’interno numerosi affreschi, datati intorno al XV secolo, che rappresentano la Santa Martire a cui questo luogo di culto è intitolato.

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