Matera in breve

Matera, la città eterna, a detta di numerosi esperti la terza più antica del mondo ed il più antico insediamento urbano in cui la vita scorre ininterrottamente dalla Preistoria fino ai giorni nostri. Un piccolo grande gioiello nel profondo Sud Italia che ha deciso di sfidare il tempo, vincendo la propria partita divenendo Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO e Capitale Europea della Cultura per il 2019.

“La città è di aspetto curiosissimo, viene situata in tre valli profonde nelle quali, con artificio, e sulla pietra nativa e asciutta, seggono le chiese sopra le case e quelle pendono sotto a queste, confondendo i vivi e morti la stanza. I lumi notturni la fan parere un cielo stellato.”

(Giovan Battista Pacichelli, il Regno di Napoli in prospettiva)

Chiamata anche la “Città dei Sassi”, dal nome degli antichi e caratteristici rioni (Sasso Barisano e Sasso Caveoso) scavati nel tufo, Matera è capoluogo dell’omonima provincia della regione Basilicata. Posta a circa quattrocento metri sul livello del mare, la città conta sessantamila abitanti distribuiti tra il perimetro cittadino e cinque frazioni: La Martella, Picciano A, Picciano B, Venusio e Timmari.

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(i rioni Sassi di Matera)

Matera è situata nella parte lucana della Murgia, un vasto altopiano carsico il cui elemento predominante è la roccia (da “murex” in latino). I primi importantissimi insediamenti preistorici e gli antichi rioni Sassi si affacciano a strapiombo sul torrente Gravina, un piccolo corso d’acqua che nasce in Puglia e confluisce nel Bradano, in Basilicata. Questo piccolo torrente, nel corso dei millenni, scavando dolcemente il suo letto, ha creato intorno a se numerosi canyon (le cosiddette “gravine”). Il torrente Gravina separa i Sassi dal Parco della Murgia Materana e delle Chiese Rupestri, una vasta area estremamente impervia e ricca di siti archeologici, chiese rupestri (se ne possono contare più di 150, di cui alcune conservano perfettamente affreschi risalenti all’età bizantina) e specie floreali (ben 923, un sesto di tutta la flora italiana ed un terzo di di quella regionale).

La roccia tipica di questo territorio è il tufo; la relativa facilità con cui l’uomo ha potuto lavorarla ha consentito ai materani, nei diversi millenni, di poterla modellare, scavando nei canyon delle abitazioni, delle cantine, dei depositi e molte chiese rupestri. Il territorio circostante è stato così adattato alle diverse esigenze dell’uomo; l’esempio più lampante dell’ingegno dei materani è il complesso sistema di conservazione delle acque (tra gli aspetti principali che hanno determinato l’inserimento dei rioni Sassi nella lista dei patrimoni UNESCO).

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(il Parco della Murgia Materana e delle Chiese Rupestri)

La storia di Matera è antichissima. La città, dopo periodi storici di dinamismo economico e culturale, ha vissuto numerose vicissitudini travagliate che l’hanno portata tra il 1800 ed il 1900 ad essere estremamente povera, un luogo in cui il tasso di mortalità infantile era tra i più alti d’Italia. Nei rioni Sassi i materani condividevano la lotta per la sopravvivenza con gli animali; questi ultimi erano considerati importanti a tal punto da abitare insieme alle persone in grotte malsane, spesso di dimensioni molto anguste, aggiungendosi a famiglie di per se già molto numerose (facilmente superavano le dieci unità).

Il 21 settembre 1943 è una data fondamentale nella storia di Matera: la città è la prima del Mezzogiorno ad insorgere contro il regime nazi-fascista. Una ribellione pagata a caro prezzo con la famosa “Strage di Matera”, costata la vita a ben 26 persone, ma che successivamente è valsa il riconoscimento della “Medaglia d’oro al valor civile“. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale lo scrittore Carlo Levi, con la sua opera “Cristo si è fermato ad Eboli“, e successivamente il leader del partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti, portano alla ribalta nazionale la questione di Matera, città estremamente povera ed arretrata. Togliatti definì senza mezze misure il capoluogo lucano “Vergogna nazionale“. Nel luglio del 1950 il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi visitò Matera e nel 1952 firmò la Legge Speciale per lo sfollamento dei Sassi. Ne seguirono diversi decenni di abbandono e degrado, i materani quasi vollero lasciare alle spalle un passato fatto di vergogna, di morti dovute alle malattie, di fame e di miseria.

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(civiltà contadina nei Sassi)

A partire dal 1986 i Sassi iniziarono un graduale processo di recupero, riqualificazione e valorizzazione con l’emanazione della Legge Speciale n. 771. Fu l’inizio di un processo lungo e tortuoso, mirato a far diventare nuovamente i vecchi rioni in tufo protagonisti della vita cittadina, donati al mondo come esempio di sopravvivenza e resilienza in condizioni di vita estreme. I vicinati su cui affacciavano le case, un tempo teatro di miseria e morte, ripresero così a vivere. Nel 1993 i Sassi di Matera furono riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, primo sito dell’Italia meridionale ad ottenere tale riconoscimento.

11889692_10207935138200356_3795272490386068081_nOggi Matera si presenta al mondo come il fiore all’occhiello dell’Italia meridionale, oltre che di tutta la nazione, un esempio concreto di riscatto sociale. La città si propone come una sorgente inesauribile di cultura grazie ai numerosi musei, le mostre di arte nei Sassi, le innumerevoli testimonianze storiche dei villaggi trincerati, delle chiese rupestri, dei palazzi nobiliari, della Matera sotterranea e del sistema di conservazione delle acque. I tantissimi visitatori, provenienti da tutto il mondo per meglio comprendere l’evoluzione umana attraverso tutte le sue fasi storiche, oggi possono vivere un’esperienza unica soggiornando nelle grotte, gli stessi luoghi dove un tempo uomini ed animali convivevano. La cucina locale è genuina e squisita, basata sui prodotti tipici della tradizione contadina di questa terra. Tra le tante prelibatezze della gastronomia materana, impossibile non gustare il magnifico e unico pane di Matera, riconosciuto con il marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). Matera viene anche definita la “Gerusalemme d’occidente“, per questo motivo viene scelta dalle produzioni cinematografiche di tutto il mondo come location per le proprie produzioni.

Il 17 ottobre 2014 Matera ha ottenuto un altro importantissimo riconoscimento. La città è stata designata per essere Capitale Europea della Cultura nel 2019. Un traguardo storico che rappresenta la definitiva consacrazione della città, un tempo imprigionata nella definizione di “Vergogna nazionale“; il riscatto per generazioni e generazioni di materani che oggi possono finalmente essere orgogliosi della propria provenienza e delle proprie origini.

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