Lettera B

Battista Laura

Poetessa – Nel 1975 la tipografia Francesco Conti di Matera pubblicava in due volumi i Canti di Laura Battista, una poetessa di famiglia materana nata il 1846.
Le sue poesie, considerate di alto valore artistico dal Carducci, da Arturo Graf e da Aleandro Aleardi, riflettevano le tematiche culturali dell’epoca ed esprimevano l’amore per i grandi ideali della patria, della famiglia, della lealtà di vita e di pensiero. Insegnò nelle scuole di Camerino, Matera e Tricarico.

Bianco Michele

Avvocato – Deputato al Parlamento – Dirigente del P.C.I. – Nacque a Miglionico nel 1896 e morì a Matera nel 1981; per l’occasione il Comune organizzò una solenne seduta straordinaria del Consiglio, in cui i rappresentanti dei partiti ne esaltarono la figura e l’impegno politico e civile, espresso per decenni a fianco dei contadini, della gente povera, per la soluzione dei loro problemi.
Si laureò in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli e nella città partenopea frequentò gli ambienti socialisti.
Fondò a Matera nel 1921 la prima Camera del Lavoro. Nel 1921 partecipò alla scissione comunista di Livorno e subì durante il Fascismo il carcere e il confino in Sardegna.
Nel secondo dopoguerra ricostituì il Partito Comunista e ne fu deputato dal 1948, per tre legislature.

Bonacchi Marcello

Eroe Nazionale – medaglia d’oro al valor militare – Nacque a Toritto l’11 ottobre 1919, morì eroicamente a Ponte Kimonico-Divarata (Cefalonia), al comando del 317° reggimento di fanteria, il 18 settembre 1943.
Partecipò al secondo conflitto mondiale, col grado di sottotenente e fece parte del contingente italiano che presidiava le isole greche.
Era nella divisione “Acqui”, a Cefalonia, che, all’indomani dell’8 settembre, decise di non assoggettarsi ai tedeschi, dopo un referendum tra i soldati. Durante i tragici ed eroici scontri armati egli si battè valorosamente e preferì la morte piuttosto che la resa al nemico, ferito mortalmente trovava in sé ancora la forza di incitare i compagni contro il nuovo nemico. Molti italiani che si arresero vennero vilmente fucilati e molti altri, legati, furono gettati in mare. Crimini commessi non dalle sanguinarie SS ma dall’esercito germanico che si dimostrò certamente non inferiore in fatto di vile ferocia. Non a torto la prima fonte di resistenza armata contro il nazi-fascismo si fa risalire a quei drammatici giorni.

Bracco Eleonora

Archeologa – Direttrice del Museo Ridola – Nacque a Torino il 27 ottobre 1905 e morì a Roma il 10 marzo 1977.
Diresse per decenni il museo Ridola ed operò con il gruppo di studio Olivettiano che, insediatosi a Matera negli anni ’50, formulò un progetto urbanistico volto a trasferire gli abitanti dei Sassi in aree appositamente scelte.
Dal 1947 al 1957 diresse scavi archeologici in contrada Purgatorio Vecchio a Matera, a Montescaglioso e nell’agro di Picciano, che portarono al rinvenimento di reperti dell’età greca, databili tra la fine del IV secolo e II secolo a.C. Di grande importanza anche i rinvenimenti di origine longobarda scoperti nella necropoli dell’alto-medioevo in Piazza San Francesco.

Brancaccio Antonio Maria

Arcivescovo – Nacque da nobile famiglia napoletana e morì a Matera il 1722. Fu nominato Arcivescovo della diocesi materana il 17 giugno 1703 e prese possesso della sede nel dicembre dello stesso anno. Rivelò grande sensibilità verso i problemi della popolazione. Nel 1706 fu nominato Cavaliere Gerosolimitano e assegnato alla Santa Sede di Roma, come Assistente al Soglio Pontificato.
Restaurò molte chiese e fu committente degli affreschi che ornano il soffitto del “salone degli stemmi” dell’Arcivescovado (1719), in cui sono rappresentanti, in alto, i Santi Protettori di Matera.
Promosse la costruzione delle chiese di Santa Chiara e di San Rocco, con annesso il convento dei Riformati; in Cattedrale dispose il rifacimento del soffitto ligneo; integrò e rinnovò gli arredi sacri, gli altari e la cappella di San Gaetano.

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