Chiesa di San Pietro Caveoso

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La chiesa di San Pietro Caveoso è un luogo di culto costruito nel 1218 nel cuore dei Sassi. Precisamente la chiesa sorge nel Sasso Caveoso, nella parte bassa subito a ridosso del torrente Gravina, e da il nome alla piazza antistante, chiamata appunto piazza San Pietro Caveoso. Secondo studi archeologici la chiesa sorge su di un impianto rupestre risalente tra il XII ed il XIII secolo, al di sotto dell’attuale pavimento interno.

antica_chiesa_san_pietro_caveoso_materaLe numerose ristrutturazioni hanno alterato la struttura della chiesa, rendendola molto diversa da quella originaria. Le modifiche più significative sono avvenute nel XVII secolo, quando si decise di modificare la facciata di accesso, costruire il campanile ed ingrandire l’ambiente interno aggiungendo delle cappelle laterali. Inoltre si decise di sostituire il soffitto ligneo con un tetto in tufo. Un ulteriore modifica avvenne nel 1706, come ricordato su di una lapide, l’interno fu infatti abbellito con stucchi e decorazioni; in quello stesso anno avvenne la consacrazione ad opera del arcivescovo Brancaccio. Sotto il tetto in tufo si decise di porre un controsoffitto ligneo, interamente decorato con scene che raffigurano l’incoronazione della Vergine. Nel 1752 la chiesa fu riconsacrata dall’arcivescovo Lanfranchi e subì ulteriori modifiche, tra cui l’aggiunta della cuspide sul campanile. La chiesa di San Pietro Caveoso fu dotata di ambienti sotterranei destinati alla “Scolatura” dei cadaveri, ovvero la sepoltura dei sacerdoti con i vestiti dei paramenti sacri in nicchie modellate nel tufo; i resti mortali venivano rimossi solo al termine della decomposizione.

san_pietro_esterno_chiesa_san_pietro_caveoso_materaLa facciata di accesso è costruita in stile barocco. Essa presenta tre portali con una semplice cornice nella parte superiore. Su ciascun portale sorgono delle nicchie con le statue della Madonna della Misericordia (portale centrale), San Paolo Apostolo (portale di destra) e San Pietro Apostolo (portale di sinistra, figura a destra). Sul portale centrale, inoltre, vi è un rosone circolare. Da notare che a sinistra della Vergine i supplicanti sono rappresentati con i cappucci, come era tipico dell’epoca viste le numerose confraternite presenti in città. A sinistra della facciata principale sorge il campanile, costruito su tre livelli, i primi due con motivi geometrici, l’ultimo termina con una cuspide piramidale.

Internamente la chiesa presenta tre navate con transetto, ornata da pitture rappresentanti “Cristo che affida il futuro della chiesa a San Pietro”, la Madonna del Confalone e la conversione di San Paolo. Sui medaglioni sparsi nella chiesa sono presenti San Giovanni da Matera, San Donato e gli angeli, e sul medaglione principale posto sull’altare principale, vi è l’Incoronazione della Vergine. Nella struttura originaria della chiesa erano presenti ben otto cappelle, quattro a sinistra e quattro a destra. Le cappelle in seguito sono state distrutte per lasciar posto ad un oratorio ed all’accesso pedonale che collega piazza San Pietro Caveoso a vico Solitario, dove oggi è presente l’arco. Infatti la chiesa originariamente era unita allo sperone roccioso del Monterrone (sulla cui sommità sorge la chiesa rupestre di Santa Maria di Idris), successivamente subì il distacco per lasciar posto all’accesso pedonale. Nella navata di destra non sono presenti cappelle, in compenso trovano spazio tre nicchie che ospitano le statue di San Leonardo, la Madonna con Bambino, che inizialmente faceva parte della cappella del Confalone, andata distrutta, e San Giovanni da Matera.

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L’altare settecentesco è dominato da un polittico in legno datato intorno al 1540, uno degli elementi più interessanti presenti all’interno della chiesa (figura in alto); l’opera raffigura la Madonna con Bambino tra i Santi Pietro e Paolo, ignoto è l’artista materano che l’ha realizzata. Gli altri dipinti riguardano l’Ultima Cena e la “Raffigurazione dell’eterno”. La prima cappella a sinistra è dedicata alla Vergine Addolorata, con affreschi difficilmente visibili datati molto probabilmente XV secolo. Qui è presente anche una tela seicentesca con la Pietà, realizzata dal pittore Alessandro Fracanzano. Sempre a sinistra, nella seconda cappella, dopo i lavori di restauro sono riapparsi due gruppi di affreschi seicenteschi realizzati da Martino Deghello. chiesa_san_pietro_caveoso_matera_29La terza cappella, dedicata a Sant’Antonio, ospita ben sei pannelli in tufo datati 1531 realizzati dallo scultore Altobello Persio (figura a destra), lo stesso che si è reso protagonista dello splendido presepe presente nella Cattedrale di Matera. Sempre nella terza cappella ci sono due dipinti seicenteschi raffiguranti una Madonna con Bambino e Sant’Antonio. La fonte battesimale del XIII secolo è presente nella quarta cappella a sinistra, dedicata al Sacro Cuore di Gesù. I restauri hanno evidenziato la presenza di bassorilievi sulla fonte battesimale. Altre opere degne di nota sono due affreschi seicenteschi riguardanti San Francesco e San Domenico ed un bassorilievo ligneo rappresentante Dio Padre benedicente, realizzato nel XVI secolo.

Oggi la chiesa di San Pietro Caveoso è ritornata ad essere un luogo religioso cardine per l’intera comunità materana. Legati a questa parrocchia sono i sentiti festeggiamenti di Maria SS. Assunta il 15 agosto.

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Dove e come arrivare

La chiesa di San Pietro Caveoso è situata nell’omonima piazza, nel cuore del Sasso Caveoso. L’area è in piena ZTL, nel caso si voglia raggiungere la chiesa in automobile consigliamo innanzitutto di consultare gli orari in cui è possibile accedere nei Sassi con mezzi privati. Il parcheggio per automobili più vicino è quello di porta Pistola, tuttavia dato l’esiguo numero di posti a disposizione consigliamo di raggiungere piazza San Pietro Caveoso a piedi o tramite il bus di linea cittadino “Sassolino”. Per maggiori informazioni consigliamo di consultare la sezione “Come spostarsi a Matera“. L’ingresso in chiesa è gratis ed è consentito durante le funzioni liturgiche:  in inverno nei giorni feriali alle 18.30 e nei festivi alle 9 ed alle 11, in estate nei giorni feriali alle 19 e nei giorni festivi alle 9 ed alle 11.

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