Il culto a Santa Lucia e Sant’Agata è stato praticato per la prima volta nel rione Malve, nel cuore del Sasso Caveoso. Successivamente la venerazione fu spostata in una chiesa alla Civita, nella parte più antica dei Sassi di Matera, ed infine alla Fontana, ovvero in piazza Vittorio Veneto, nell’area che i materani chiamano “Il piano”. La chiesa di Santa Lucia e Sant’Agata alle Malve è una particolarissima chiesa rupestre che comprende anche il Monastero Benedettino femminile del IX secolo. Sulla grotta, come era usanza in quei tempi, è presente un cimitero benedettino risalente al Medioevo, con numerose tombe rivolte ad Est, in direzione del sorgere del sole, scavate nella roccia. Il cimitero benedettino è stato riscoperto intorno alla metà del 1970. Inizialmente in questo luogo di culto si venerava solo Sant’Agata, come risulta in un documento del 1208, “Monasterio ecclesie S. Agathes de Matera”. Successivamente il monastero assume il titolo di SS. Lucia e Agata nel lasso di tempo che intercorre tra il 1217 (anno in cui è citato, insieme al monastero di S. Eustachio, in un atto notarile relativo ad una donazione) e il 1267. Lo spostamento del monastero presso la Civita avvenne intorno al 1300 circa.
L’interno della chiesa vede la presenza di tre aree, divenute con l’inizio del culto tre navate, ricche di affreschi databili tra il XIV ed il XVI secolo. Nella parte sinistra è raffigurata una Madonna col Bambino risalente al XVI secolo. In un altro dipinto del XIV secolo sono raffigurati San Benedetto e Santa Scolastica. Nella navata destra ci sono delle pitture raffiguranti la Deposizione del Cristo dalla Croce, San Nicola e l’Incoronazione della Madonna con San Giovanni Battista, San Pietro, Santo Stefano e San Lorenzo; tutti questi affreschi sono risalenti al XIV secolo. Nella navata centrale vi è una raffigurazione di Sant’Agata e, subito dopo, della Madonna delle Grazie e San Michele Arcangelo. Sopra l’altare è presente un affresco che raffigura Santa Lucia.
La chiesa rupestre fu utilizzata dalle monache fino al 1280 circa. Con lo spostamento del culto di Santa Lucia e Sant’Agata alla Civita, il complesso ha continuato comunque a svolgere diverse funzioni religiose. Dopo l’aumento demografico del XVIII secolo la chiesa fu adibita ad abitazione, subendo di conseguenza alcune modifiche.
Fonte Mario Maragno, “Il Monastero di SS. Lucia e Agata” – B. Lafratta – Matera, “Presenza Benedettina a Matera” – M. Padula, “Il subdivale e l’ipogeo di Piazza Vittorio Veneto” – M. Padula e C. Motta
Dove e come arrivare
La chiesa rupestre di Santa Lucia e Sant’Agata alle Malve è collocata nel Sasso Caveoso. Il modo più semplice per raggiungere la chiesa consiste nel partire da piazza San Pietro Caveoso, seguendo per vico Solitario (attraversando l’arco a destra della chiesa di San Pietro Caveoso), proseguire sempre dritto prendendo la terza scalinata sulla destra. E’ possibile raggiungere la chiesa anche dalla discesa di via Buozzi, tuttavia la strada da percorrere risulta di difficile individuazione. Consigliamo vivamente di recarsi a piedi o tramite i mezzi pubblici, per maggiori informazioni consultare l’area “Come spostarsi a Matera“. La chiesa rupestre è gestita dalla cooperativa “Oltre L’Arte“, per la visita si applica quindi il seguente tariffario: 3 euro biglietto intero, 2 euro biglietto ridotto e ingresso gratuito per i bambini da 0 a 6 anni.