La dominazione aragonese, la tirannia del Conte Tramontano e l’elevazione a capoluogo della Basilicata

(il castello Tramontano)

Le mura cittadine, che racchiudevano la parte alta della Civita, l’area più antica dei rioni Sassi in cui sorge la Cattedrale, a partire dal 1500 circa divennero insufficienti a contenere tutto il centro abitato, che nel frattempo si era espanso verso il Sasso Barisano e Caveoso. Nel XV secolo la città passò sotto il controllo degli Aragonesi; nel 1481 Matera ospitò il Re di Napoli Ferdinando I, il quale la scelse come residenza provvisoria e base della controffensiva nei confronti dei Turchi, che nel frattempo avevano attaccato la Terra d’Otranto. In seguito il Re, per saldare un debito contratto, decise di assegnare Matera al Conte Giovan Carlo Tramontano, tiranno che mise a dura prova la pazienza e lo spirito di sopportazione dei materani. Nel 1514 la popolazione, stanca delle continue tasse e dei ripetuti soprusi a cui era continuamente sottoposta, insorse ed il Conte fu ammazzato la sera del 29 dicembre mentre usciva da messa in Cattedrale, lasciando incompiuta la fortezza militare conosciuta come Castello Tramontano. Dopo questo episodio, in cui il popolo materano decise di reagire con la forza (da qui il motto nell’emblema della città “Boss lassus figit pedem”), la via sulla parte sinistra della Cattedrale, lì dove il Conte fu ucciso, prese il nome di via Riscatto.

(via Riscatto che si estende a sinistra della facciata della Cattedrale di Matera)

Il XVI secolo fu molto importante per Matera. In città si insediò una popolazione di origine serbo-croata ed albanese, gli Schiavoni, che occuparono la zona dei Sassi oggi nota come rione Casalnuovo (nei pressi di rione Malve). L’aumento demografico determinò un’ulteriore espansione del perimetro cittadino, Matera crebbe d’importanza fino a diventare capoluogo della Basilicata e sede di Regia Udienza nel 1663, uscendo dalla provincia di Terra d’Otranto. La città divenne un centro fondamentale per la vita dell’intera regione, visse quindi un periodo di forte centralità e sviluppo, favorito dai vivaci contatti con i centri portuali della Puglia. Titolo di capoluogo di Basilicata che Matera mantenne fino al 1806 quando Giuseppe Bonaparte, fratello dell’Imperatore Napoleone, trasferì le competenze a Potenza in seguito all’occupazione del Regno Borbonico da parte dei francesi.

(Sasso Caveoso, al cui interno si sviluppa rione Casalnuovo)

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