Il falegname, ” ‘U faljgnem“, costruiva mobili, porte e finestre nella propria bottega (“Ptaij“), il più delle volte con l’aiuto dei ragazzi apprendisti, chiamati garzoni, ed operai già esperti nella lavorazione del legno. I garzoni (“Garzaun“) imparavano il mestiere, aiutavano i maestri a trasportare il materiale, andavano a riempire l’acqua dal fontanino e rassettavano la bottega alla fine della giornata lavorativa. Il falegname, per definizione esperto del legno e della sua lavorazione, a seconda dell’ordine sceglieva il tipo di legname e la qualità. Gli ordini riguardano generalmente mobili come le testate del letto (spesso costruite in ferro battuto), l’armadio (“L’armodij“), il comò (” ‘U cmaun“), il settimino (” ‘U setmanjn“), il comodino (“La culunnet“), la cassa panca (“Coscj a dvèn“), il cassone che serviva per depositare il grano raccolto (” ‘U cuasciaun“), la vetrinetta (“La crstalljr“), il tavolo a libro (“Tovl a lubr“) ed il tavolino(“La bffett“).
Questa figura lavorativa spesso si occupava anche della riparazione delle porte vetrine, dei portoni, delle finestre e di altri oggetti che venivano danneggiati, ad esempio, dai bambini che giocavano con la palla (“La poll“), con le pietre (” ‘U peschj“) o con la fionda (“La fiand“).
Spesso, una coppia che era in attesa di un bambino si rivolgeva al falegname per la costruzione della culla (“La nech“), il girello (” ‘U scuonl“), il seggiolino ed il cavallo a dondolo (“ ‘U cuavaddizz“); la gente ricorreva all’aiuto del falegname anche in occasioni meno allegre come la costruzione delle bare (” ‘U tavjt“) che venivano seppellite nel terreno; nel caso di tumulazione in loculi in cappelle di famiglia o altro veniva aggiunta la cassa di zinco che richiedeva l’intervento del calderaio (” ‘U cuallarel“).
Gli utensili
‘U tovl – le tavole
‘U lgnem – il legno
La sarr – la sega
‘U martjdd – il martello
‘U scuarpjdd – lo scalpello
‘U pntn i la tnoghij – i chiodi e le tenaglie
‘U chmposs – il compasso
La rosp – la raspa
‘U chianuzz – la pialla
La nghedd – la colla
‘U metr – il metro