Da vergogna nazionale a patrimonio Unesco a Capitale Europea della Cultura 2019

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(foto antica dei Rioni Sassi, incrocio tra via D’Addozio e via Fiorentini)

Carlo Levi nel libro “Cristo si è fermato ad Eboli”, pubblicato nel 1945, è riuscito ad esprimere meglio di chiunque altro cosa erano i Sassi di Matera fino agli anni ’50:

“Arrivai ad una strada che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case e dall’altro costeggiava un precipizio. In quel precipizio è Matera. Di faccia c’era un monte pelato e brullo, di un brutto color grigiastro, senza segno di coltivazioni né un solo albero: soltanto terra e pietre battute dal sole. In fondo un torrentaccio, la Gravina, con poca acqua sporca ed impaludata tra i sassi del greto. La forma di quel burrone era strana: come quella di due mezzi imbuti affiancati, separati da un piccolo sperone e riuniti in basso da un apice comune, dove si vedeva, di lassù, una chiesa bianca: S.Maria de Idris, che pareva ficcata nella terra. Questi coni rovesciati, questi imbuti si chiamano Sassi, Sasso Caveoso e Sasso Barisano. Hanno la forma con cui a scuola immaginavo l’inferno di Dante. La stradetta strettissima passava sui tetti delle case, se quelle così si possono chiamare. Sono grotte scavate nella parete di argilla indurita del burrone. Le strade sono insieme pavimenti per chi esce dalle abitazioni di sopra e tetti per quelli di sotto. Le porte erano aperte per il caldo, Io guardavo passando: e vedevo l’interno delle grottesche non prendono altra luce ed aria se non dalla porta. Alcune non hanno neppure quella: si entra dall’alto, attraverso botole e scalette”

(Carlo Levi, Cristo si è fermato ad Eboli)

Contenuti fotografici tratti in parte dall’Archivio D. Notarangelo, Mediateca Provinciale di Matera, MUV Matera

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4 comments on “Da vergogna nazionale a patrimonio Unesco a Capitale Europea della Cultura 2019

  1. Correggete quel ROCCO LAZZARONE che chiaramente è il nostro illustre sociologo, igienista e medico Rocco Mazzarone, successore di Arcangelo Ilvento.

    1. Ciao Silvana, Pasolini si è successivamente trasferito in Friuli ma è nato il 5 marzo 1922 a Bologna. Grazie comunque!

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