Come i materani vivevano la Quaresima e la Pasqua

(statua del Cristo Morto portata in processione dai fedeli durante la Via Crucis del “Venerdì Santo”)

I materani hanno da sempre avuto un legame molto solido con la religione. Sono numerose infatti le tradizioni che le famiglie, soprattutto in passato, rispettavano in occasione delle festività cristiane principali. Parliamo ad esempio dei digiuni, dei frequenti momenti di preghiera e di raccoglimento, ed infine dei pellegrinaggi. Anche la Pasqua rappresenta una ricorrenza molto sentita dai fedeli. Grazie alle belle giornate, che nel periodo tra febbraio e marzo ritornano dopo l’inverno, i momenti di preghiera venivano vissuti soprattutto all’aperto, in luoghi alle porte della città, immersi nel verde e nei pressi di piccole chiesette.

I giorni che precedevano la domenica di Pasqua erano caratterizzati da un’atmosfera di lutto in famiglia; la morte di Cristo sulla Croce era quasi paragonabile alla scomparsa di un parente. Abiti scuri, nessun canto, nessuna manifestazione di allegria e tanta, tanta preghiera. Un’atmosfera che mutava solo il giorno di Pasqua, giorno in cui i cristiani celebrano la Resurrezione del Signore.

Nei paragrafi che seguono abbiamo cercato di ricostruire quello che avveniva nelle case dei materani in questo periodo. Vi auguriamo una buona lettura.

Ti potrebbe interessare anche:

Ti potrebbe interessare anche: