Il Carro Trionfale rappresenta una grande opera che racchiude al suo interno ingegno, abilità, arte, devozione e tradizione. Ogni anno questo grande manufatto in cartapesta viene realizzato ed ogni anno viene distrutto dal popolo materano in piazza Vittorio Veneto, con il tradizionale “Strazzo“. Il maestro cartapestaio, scelto di anno in anno dal Comitato della Festa della Bruna tramite un concorso aperto alla cittadinanza, inizia la costruzione del carro nella Fabbrica del Carro (rione Piccianello) nel mese di febbraio o marzo. Il concorso è incentrato su un tema religioso ben preciso scelto dalla curia materana; la realizzazione del Carro Trionfale deve attenersi fermamente al tema dell’anno ed al bozzetto presentato in fase di concorso.
Il maestro cartapestaio crea i modelli di cartapesta, cioè i pupi (” ‘U paupr”), da realizzare mediante delle forme in gesso ottenute precedentemente da sculture eseguite con l’argilla (“Iriàt”). Una volta assemblate le figure di cartapesta, sostenute da assi in legno, esse vengono rifinite con carta e colla per migliorarne la forma, applicando anche del gesso di Bologna (” ‘U giuss d’ Bolaugn”), esente da impurità, per ottenere una forma di tipo liscio marmoreo. Le figure poi vengono scartavetrate e levigate, quindi successivamente rifinite, in modo da dare loro la proporzione e la forma anatomica più realistica. In seguito i pupi e le decorazioni vengono colorati e sono quindi pronti per essere applicati sul Carro Trionfale, nella posizione stabilita in fase di bozzetto.
Il maestro cartapestaio è coadiuvato da alcuni collaboratori, anch’essi abili artigiani, e dal falegname che costruisce lo scheletro in legno su cui verranno poste le statue e le decorazioni in cartapesta. Il falegname prepara la struttura in legno usando le bacchette di tavole e compensato (“Bacchett d’ tovl”), che vengono inchiodate (“Cijndrèt”) e che danno la forma alla struttura del progetto da realizzare. Mentre il falegname si adopera per la preparazione dello scheletro in legno, il team che lavora il Carro Trionfale opera sulle decorazioni che rivestono i lati della struttura. Con fogli di carta e colla vengono creati i panneggi (” ‘U pannaggij”), i festoni (” ‘U fjstjn”) e le cornici (” ‘U chrnjscij”), su cui poi vengono eseguite delle splendide pitture. I dipinti e le statue in cartapesta, posti su tutta la superficie del Carro Trionfale, raffigurano delle scene tratte dalla Bibbia che si riferiscono al tema scelto dalla curia. La scena principale è ovviamente rappresentata al centro della struttura.
Il completamento del Carro Trionfale avviene solitamente a metà giugno, mentre il manufatto in cartapesta può essere ammirato dal popolo nella Fabbrica del Carro a partire dalla Novena della Festa della Bruna e fino al 1 luglio. In passato si usava aprire la Fabbrica del Carro agli sguardi del pubblico nel giorno in cui ricade la festa di San Pietro e Paolo, il 29 giugno; successivamente, per consentire a più persone di ammirare il manufatto in cartapesta, si è scelto di anticipare tale data. Famoso è il detto materano che in dialetto dice testualmente
“A mogghij a mogghij l’onn cj vàn”
“Di meglio in meglio nell’anno che verrà”
Il chiaro riferimento è proprio al carro, ogni anno più bello. Giorni e notti al lavoro per ultimare il manufatto in cartapesta, uno degli elementi cardine della festa; ammirato da tutto il popolo, usato per portare in trionfo la statua della Madonna della Bruna, infine assaltato dai materani che cercano di accaparrarsi un pezzo, come vuole la tradizione.
Verso le ore 17 del 2 luglio, la Madonna della Bruna “Coraggiosa” (vedi paragrafo in basso) viene issata sul Carro Trionfale. Alle ore 18 circa, il carro lascia la fabbrica trainato a mano dai fedeli e viene posizionato in piazza Marconi, in attesa dei muli che arriveranno di lì a breve.
Poco dopo comincia il primo ed ultimo viaggio del manufatto in cartapesta scortato dai suoi protettori: tra le luci accecanti delle luminarie ed ali di folla festante si lascia Rione Piccianello per raggiungere piazza Vittorio Veneto, piazza San Francesco e, successivamente, piazza Duomo.
Qui i consueti tre giri che rappresentano la presa di possesso della città da parte della Madonna della Bruna. Al termine, la Madonna fa il suo ritorno in Cattedrale, mentre il Carro Trionfale, scortato dai suoi protettori, si avvia verso piazza Vittorio Veneto per la sua definitiva distruzione. Dello stupendo manufatto in cartapesta rimane solo lo scheletro in legno, pronto per tornare a splendere l’anno successivo con un nuovo vestito, cucito su misura da un nuovo maestro cartapestaio, così come accade da più di seicento anni.
Una curiosità, le statue della Madonna della Bruna sono due, la “Coraggiosa” (in dialetto “Coraggiaus”) perché posizionata sul Carro Trionfale ed impiegata la sera del 2 luglio, la seconda detta la “Paurosa” (“Pauraus”), che rimane esposta in Cattedrale per l’adorazione dei fedeli, portata in processione durante il giorno dell’Ottava. Nelle settimane che precedono il 2 luglio materano la città indossa l’abito delle grandi occasioni. Le luminarie accompagnano il percorso che il carro compie per le vie del centro a partire da rione Piccianello fino in piazza San Francesco e piazza Duomo. Le luci risaltano i colori tenui della cartapesta, esaltando le doti del maestro cartapestaio.
Dove si costruisce e si ammira il manufatto in cartapesta
La Fabbrica del Carro è il luogo dove viene costruito ed ammirato il Carro Trionfale. Questo luogo si trova in Rione Piccianello, precisamente in Recinto Marconi, a circa 1,5 Km dalla centralissima piazza Vittorio Veneto (percorso nella mappa). Il manufatto in cartapesta è visitabile a partire dalla Novena della Festa della Bruna fino al giorno 1 luglio, solitamente dalle ore 8 del mattino fino alle 22 (per info più dettagliate consultare il sito ufficiale www.festadellabruna.it).