Matera è una città costruita a strati, non a caso capita frequentemente di riportare alla luce rilevanti testimonianze del passato durante lavori di ristrutturazione di case, cantine, depositi, strade e piazze. Oggi vi segnaliamo una nuova fantastica scoperta proprio nel cuore dei Sassi di Matera, sotto il parcheggio di Posta Pistola, precedentemente denominata “Porta Postergola“. Si tratta di un’area a ridosso del torrente Gravina che congiunge il Sasso Barisano e Caveoso, nei pressi del convento di Santa Lucia e Sant’Agata alla Civita, in passato porta di accesso per la parte più antica degli antichi rioni in tufo.
Durante gli scavi che avrebbero preceduto l’installazione della nuova pavimentazione sono state rinvenute importantissime testimonianze storiche ed artistiche risalenti con alta probabilità al sedicesimo secolo. In un primo momento sono state rinvenute delle fosse circolari, destinate probabilmente alla conservazione delle derrate alimentari ed acqua, con all’interno dei frammenti ceramici. Proseguendo è stato scoperto un luogo sacro, secondo gli storici si tratterebbe della chiesa di San Eustachio de Posterga. L’antico luogo di culto oggi è completamente sepolto dalla terra, tuttavia gli scavi hanno consentito di individuare un affresco raffigurante una crocifissione, perfettamente conservato. Più arretrato rispetto al muro che affaccia a strapiombo sul torrente sono state ritrovate anche tracce di un altro muro di recinzione.
Nella speranza che si provveda quanto prima al recupero dei fondi necessari alla messa in sicurezza e valorizzazione di questa importantissima scoperta, è bene citare la responsabile archeologa del cantiere, la dott. Isabella Marchetta e la rivista Mathera, protagonista in passato di uno studio ad opera di Raffaele Paolicelli (tra i fondatori della stessa) in cui per la prima volta veniva proposta l’esatta ubicazione della chiesa di Sant’Eustaciho de Posterga proprio sotto il parcheggio di Porta Pistola (e non nei pressi della Cattedrale).