Salone degli Stemmi, palazzo Arcivescovile

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soffitto_salone_degli_stemmi_palazzo_arcivescovile_matera_61Il Salone degli Stemmi è il salone del piano nobile del palazzo Arcivescovile di Matera, accanto alla Cattedrale. La denominazione deriva dalle insegne araldiche, cioè dai blasoni, che accompagnano i ritratti dei vescovi sulle facciate della sala, lunga 15 m e larga 7 m.

Inizialmente, fino all’inizio del XVIII secolo, il salone era chiamato “Sala del piano superiore” e conteneva al suo interno mobili, quadri, statue e decorazioni di vario genere di pregevole fattura. La trasformazione a “Salone degli Stemmi” avvenne per ordine di Mons. Antonio Maria Brancaccio (arcivescovo di Acerenza e Matera dal 1703 al 1722) nei primi anni del suo incarico, infatti sulla volta campeggia la propria arma e la data di ultimazione dei lavori: 1709. Non si hanno notizie certe sul nome dell’artista che ha eseguito le decorazioni a fresco della volta, tuttavia secondo gli esperti potrebbe essere stata opera del pittore cilentano Anselmo Palmieri da Polla, autore anche delle tele con le Storie della Vergine situate nella vicina Cattedrale.

soffitto_salone_degli_stemmi_palazzo_arcivescovile_matera_49Il salone raccoglie al suo interno ben 34 vedute prospettiche di città e paesi limitrofi, queste rappresentano delle vere e proprie fotografie d’epoca, delle splendide testimonianze dall’alto valore storico. Oltre alle vedute di Matera ed Acerenza (sui lati minori della sala), le città sedi delle chiese cattedrali, vi sono 6 città sedi dei vescovi suffraganei (sui lati maggiori ed al sommo: Altamura, Gravina, Anglona-Tursi, Tricarico, Venosa e Potenza) e 28 centri abitati facenti parte dell’arcidiocesi (sui quattro lati, rispettando le distanze geografiche dalle sedi cattedrali). Per la realizzazione delle vedute prospettiche gli studiosi ipotizzano un coinvolgimento di Francesco Cassiano de Silva, autore nello stesso periodo storico di incisioni ed acquerelli dello stesso tipo di città e paesi del Regno di Napoli. Sulla volta sono presenti anche le immagini dei Santi Patroni: la Vergine Maria con Bambino, Sant’Eustachio (foto a sinistra) e San Canio.

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Sui lati del salone, nelle lunette, sono rappresentati i ritratti dei vescovi che secondo la tradizione si sono succeduti sulla cattedra materana, ciascuno con il relativo stemma ed una breve nota biografica in latino. Nella parte inferiore delle facciate ci sono alcuni ritratti, molto rovinati, dei successori di Mons. Brancaccio.

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Dove e come arrivare

Il Palazzo Arcivescovile è situato in piazza Duomo, nella parte alta della Civita. La piazza è in ZTL, consigliamo pertanto di recarsi a piedi seguendo le indicazioni contenute nella sezione “Come spostarsi a Matera“. Le vie di accesso dai Sassi sono via Muro, via San Potito e via Riscatto; dal “piano” si giunge in piazza Duomo tramite piazza del Sedile e via Duomo. Il palazzo Arcivescovile è visitabile solo in particolari occasioni, molto spesso nelle giornate FAI.

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