Casa Cava, un teatro scavato nella roccia

Casa Cava è un fantastico teatro e centro congressi completamente scavato nella roccia, nel cuore del Sasso Barisano. Un luogo in cui si è riusciti a raggiungere una perfetta armonia tra la bellezza e funzionalità. Esso è stato recuperato e valorizzato dopo un’attenta fase di studio che ha interessato anche i minimi particolari, al fine di garantire un’acustica perfetta in uno scenario suggestivo, unico al mondo.

Questo complesso ipogeo inizialmente nasce come un’antica cava di tufo a pozzo, cavata completamente a mano. La necessità di cercare delle cave, da cui estrarre materiale per la costruzione di case nei rioni Sassi, scaturisce dall’aumento demografico avvenuto tra il XVII ed il XVIII secolo. Non si hanno notizie certe sulla data in cui i materani hanno iniziato ad utilizzare intensivamente questo sito; secondo gli studiosi il periodo potrebbe oscillare intorno all’anno in cui Matera fu eletta capoluogo della Basilicata, nel 1663, con il conseguente sviluppo edilizio e l’incremento della popolazione. Successivamente la cava è stata utilizzata in diversi modi. Gli ambienti antistanti l’ingresso divennero un’abitazione a corte di piccole dimensioni, mentre la cava vera e propria (divisa dalla casa per mezzo di un muro) fu prima usata come discarica, poi abbandonata.

Negli anni ’90 il materano Enzo Viti, studioso ed appassionato della storia di Matera, famoso per le scoperte che riguardano la città sotterranea, riscoprì la cava (o meglio la discarica); si diede così inizio ad un intenso processo di recupero e valorizzazione. Il sito (unico caso di cava a pozzo di tale dimensione nel territorio materano), dopo il suo recupero, avvenuto nel 2011 (ed iniziato nel 2007 ad opera del Provveditorato alle Opere Pubbliche), è stato oggetto di un intenso dibattito sull’effettivo utilizzo che la città ne avrebbe potuto fare. Per le peculiarità acustiche e foniche si decise di destinare la cava ad uso teatrale e concertistico. Sono state introdotte, quindi, pedane, sedute (l’auditorium conta una capienza di 140 persone) ed impianti tecnologici avanzati, cercando di conciliare ogni aspetto con la originaria natura del luogo. Ad esempio, inizialmente si decise di introdurre dei sedili di colore giallo molto chiaro, come riferimento al tufo. Successivamente si optò per un colore verde scuro, che richiamasse la muffa che nel corso dei secoli si è sviluppata sulle pareti della cava (presente ancora oggi in maniera molto limitata). Al fine di mantenere viva anche la storia del recupero di Casa Cava, si decise comunque di mantenere un sedile color giallo chiaro (foto a destra).

Un luogo veramente suggestivo, diventato contenitore di cultura e fucina di idee, oltre che un nodo nevralgico per la vita culturale della città di Matera. Il complesso di Casa Cava comprende, oltre all’auditorium, anche una caffetteria, spazi espositivi, aule di ricerca ed una segreteria organizzativa.


Dove e come arrivare


Casa Cava è situata nel cuore del Sasso Barisano, nella parte più a Nord dei Sassi di Matera. Per raggiungere questo importantissimo teatro il modo più semplice è percorrere la discesa di via D’Addozio. Essendo l’area soggetta a Z.T.L. (zona a traffico limitato), consigliamo vivamente di parcheggiare alle porte dei rioni Sassi e percorrere la discesa a piedi o con i mezzi pubblici, a tal proposito potete consultare la sezione legata al “Come spostarsi a Matera e nei Sassi“. Superata la chiesa di Sant’Agostino si troveranno le indicazioni per raggiungere Casa Cava o la Chiesa rupestre di San Pietro Barisano; bisognerà quindi svoltare a destra, superare piazza San Pietro Barisano e continuare a camminare per altri venti metri circa.

Ti potrebbe interessare anche: